Sede della Facoltà di Scienze Politiche, questo bel palazzo fu costruito nel 1792 su disegno di Angelo Venturoli. All'interno si trovano un'incantevole giardino, il cortile d'onore, una loggia e l'atrio di cui la scalinata, ornata di statue del De Maria, fu realizzata sempre per opera dell'architetto Venturoli. Gli interni furono invece affrescati dal Minozzi e dal Pedrini. Se vi capita di transitare nei pressi di questo Palazzo vi suggeriamo d'andare a vedere le belle sale affrescate a tema.
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Located in the beautiful countryside of Modena, Casa Museo Luciano Pavarotti is set in the former home of the legendary Italian opera singer. This museum showcases various awards, costumes, records and other possessions that belonged to the late Pavarotti. Fans can take a guided tour of the singer’s private spaces and and learn about his life and achievements.
All'interno del Palazzo Comunale o Palazzo d'Accursio, sede dell'amministrazione comunale, cui si accede dalla incantevole Piazza Maggiore, é possibile visitare le 20 magnifiche sale che, attualmente, ospitano le prestigiose Collezioni Comunali d'Arte. Queste sfarzose sale, impreziosite da ornamenti e affreschi realizzati tra il XVI e il XIX secolo, fino al 1859 costituirono la sede della legazione pontificia a Bologna. Le opere invece, esposte al pubblico a partire dal 1935, giunsero successivamente attraverso acquisti e cospicue donazioni private concesse al Comune dalle famiglie Palagi, Baruzzi, Pepoli, Verzaglia e Pizzardi. Le Collezioni meritano un certo interesse poiché in esse si possono ammirare diversi, notevoli capolavori realizzati dai nomi illustri dell'arte pittorica bolognese, di cui ve ne segnaliamo alcuni: Simone dei Crocifissi, Jacopo di Paolo, Vitale da Bologna, Francesco Francia, Bartolomeo Passerotti, Jacopo Tintoretto, Ludovico Carracci, Giuseppe Maria Crespi, Gaetano Gandolfi, Angelo Michele Colonna.
Il luogo di culto più singolare e leggendario della città costituito da un insieme di edifici sacri, costruiti e rimaneggiati in epoche diverse. La leggenda narra che in quel luogo ci fosse un tempio pagano dedicato a Iside in cui, nel 392 p.e.v. Sant'Ambrogio depose le reliquie dei martiri Vitale ed Agricola, e San Petronio qualche tempo più tardi vi fece costruire una copia del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Fu il centro religioso dei Longobardi e fu visitato persino da Carlo Magno. I frati Benedettini si occuparono del recupero di gran parte degli edifici e delle Sette Chiese del complesso, soltanto tre sono identificabili dall'esterno. Il complesso è così costituito: Chiesa del Crocifisso, Chiesa del San Sepolcro, Chiesa dei Santi Vitale e Agricola, Chiesa della Trinità, Chiostro Benedettino, Chiesetta della Madonna del Loreto (protettrice degli aviatori), Cappella di Santa Giuliana, Cappella della Croce. Per passare da una chiesa a una cappella e per raggiungere il prezioso chiostro, si attraversa un cortile con al centro un catino in pietra, detto di Pilato poiché dovrebbe rappresentare la copia del catino nel quale Pilato si lavò le mani per mostrare il suo disinteresse per il destino di Gesù Cristo; il catino è però notoriamente attribuito al re longobardo Liutprando. Il chiostro romanico, con al centro una cisterna per l'acqua, e le colonnine del loggiato con capitelli antropomorfi e zoomorfi, rappresenta il luogo ideale per compiere qualche riflessione sulla straordinaria mistica bellezza di questo leggendario luogo di culto. Dal chiostro si accede al museo nel quale furono riposte le opere murali ricavate, dall'intero complesso, dai lavori di restauro. Ingresso: Libero.