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Migliori musei in Bologna

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Allestita nell'antico Ospedale di Santa Maria della Morte, questa importante istituzione museale, fu inaugurata nel 1881. Il cospicuo repertorio di materiali esposto nel museo ha assunto le dimensioni attuali grazie alle donazioni Palagi e agli scavi archeologici compiuti da Giovanni Gozzadini nel 1853 e da Antonio Zannoni nel 1869. Attraverso i preziosi reperti di origini villanoviana e felsinea è così possibile ripercorrere le fasi dell'evoluzione culturale di Bologna dalle origini sino al periodo etrusco, periodo nel quale la città acquisì il nome di Felsina. Si possono vedere un gran numero di monumenti lapidari, corredi funebri, anfore greche e romane, ceramiche, bronzetti votivi; fra gli oggetti più significativi: una situla troncoconica etrusca di bronzo e un esemplare unico di sgabello in avorio felsineo del V secolo p.e.v. Un'importante sezione del museo è invece dedicata alla preziosa raccolta egizia, seconda in Italia, che contiene sarcofagi, mummie, bronzetti, ushebti (piccole statue funerarie), bellissime statue in granito nero e preziosi monili. Bellissima da vedere è anche l'architettura del cortile interno dell'antico Ospedale in cui si affacciano il chiostro e la chiesa di Santa Maria della Morte. Ingresso: Gratuito.

La storia della grande Azienda Ducati è narrata all'interno di un museo eccezionale, che ripercorre tutte le tappe che condussero la Ducati alla fama mondiale. Divisa in nove momenti storici, la ricostruzione della propria vicenda, la Ducati la comincia dal Cucciolo, creato negli anni Quaranta, per arrivare all'ultimo ritrovato meccanico del 1986. Si tratta del motore a quattro valvole Desmodromico montato su Ducati 851 e 916, straordinari esemplari di moto che conducono al termine, questo "viaggio intorno alle straordinarie due ruote Ducati". Il sabato si accettano visite di gruppi solo su prenotazione.

La Pinacoteca Nazionale nacque dapprima come Quadreria dell'Accademia delle Belle Arti e solo successivamente, nel 1882, divenne Museo a sé stante. Aperta al pubblico nel 1885, la Pinacoteca, divisa per sezioni, mostra una pregevole rassegna di opere pittoriche prodotte in epoche differenti, che vanno dal XIV al XVIII secoli. I nomi dei maestri dell'arte sono numerosi e notevoli: un trecentesco polittico di Giotto; le opere dei tardo gotici Lippo di Dalmasio e Jacopo di Paolo; i capolavori di Raffaello, il Parmigianino, Francesco Cossa e Lorenzo Costa, posti a rappresentare l'arte rinascimentale. I manieristi Prospero Fontana e Bartolomeo Passarotti. E ancora, il Guercino, Lorenzo Sabbatini, Denjis Calvaert e Guido Reni. Un ampio spazio del museo è dedicato ai Carracci e alla prestigiosa omonima scuola pittorica; un'intera sala raccoglie invece i dipinti dei Crespi. Ingresso: EUR 4.

MAMbo è l'acronimo di Museo D'Arte Moderna di Bologna. Al primo piano sistema le collezioni permanenti: 3500 opere dagli anni Sessanta in poi per delineare la storia dell'arte contemporanea Italiana. Le mostre temporanee ospitano a piano terra. La sede occupa quello che era il vecchio Forno del Pane, un vasto edificio costruito all'inizio del XX secolo per sfamare la popolazione stremata dalla Prima Guerra Mondiale. Sono occorsi 12 anni di restauri per trasformare la fabbrica del pane in un moderno museo di 9000 metri quadri su due livelli, che si sviluppano attorno alla centrale Sala dei Forni dove sono rimaste le due ciminiere originali. -Maria Frullini

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