In questo storico locale, recentemente ristrutturato, è possibile assaporare un pò di "vecchia Milano" sia nell'atmosfera che nel ristorante al primo piano. Locale elegante con un pizzico di raffinatezza, ha tra i suoi clienti un folto popolo di ogni età che non disdegna un buon whisky d'annata. In questo tranquillo piano bar, oltre gustare un simpatica collezione di "giochi dell'oca" d'epoca, è possibile essere accompagnati da tranquille serenate suonate da un bel pianoforte nella più rassicurante tradizione melodica italiana. Per chi esce sempre con giacca e cravatta e sicuramente over trenta.
Giannino è il tempio della tradizione italiana in cucina, dove ci si può rilassare nella certezza dell'ottima qualità del ristorante. Prezzi alti, servizio accurato; le accoglienti, ariose sale, arredate in stile belle époque, sono affollate la sera da un mix di professionisti e manager di mezza età. Un consiglio: non andateci a mezzogiorno con la vostra auto, il parcheggio è una vera impresa! Si può essere certi che qualsiasi cosa si ordini, dalla pasta fresca al pesce, dai dessert (grandi) ai vini, sia eccellente. Le sue specialità sono il riso allo zafferano e alla milanese, il rombo picchettato d'alloro con salsa d'aglio dolce e aneto e il savarin di albicocche e panna. Un consiglio particolare: la mitica Cotoletta alla milanese, la cui versione è perfetta.
"Il Bar Bello", così viene chiamato dagli habitué il bar Tagiura. Ed è bello davvero con il suo arredamento in stile coloniale e i tavolini all'aperto attorniati da grossi vasi di piante e poggianti su tappeti persiani. Le brioche con il ripieno di cioccolato fondente e le brioche farcite di mele e cannella sono fatte in casa, è fatta in casa anche la panna montata per macchiare il caffè al posto del latte. Per assaggiare queste delizie bisogna arrivare la mattina presto, dopo le dieci tutto è andato a ruba! D'estate i tavolini esterni vengono allestiti per il pranzo. Si può scegliere tra una pasta fredda, un piatto di deliziosi formaggi a produzione limitata, guarniti col miele, o un piatto di salumi, di quelli esposti in vetrina.
L'atmosfera è calda ed accogliente, i gestori simpatici e molto cortesi, l'ideale per un pranzo di lavoro rilassato e per una colazione tra innamorati.
Aimo Moroni è arrivato a Milano nel 1946 da Pescia, paesino perso nella campagna toscana; dopo mille avventure ha sposato Nadia, pure toscana, e negli anni sessanta hanno aperto questa trattoria tipica a ovest di Milano. Col passare degli anni sono andati migliorando e oggi il ristorante è un tempio della cucina italiana, probabilmente uno dei dieci migliori ristoranti italiani al mondo. Ogni cosa è curata nei minimi particolari e gli ingredienti, seguendo le stagioni, sono freschissimi e sempre equilibrati. Qualche nome per stuzzicare l'appetito: ventresca di giovane tonno ligure tiepida, paté di fegatini di cortile, gallina ruspante e scottona bollite, risotto alle delizie di mare e dell'orto, pappardelle fresche con faraona di Miroglio e funghi porcini. Ottimi il pane, i dessert e gli olii, come la carta dei vini con circa 200 etichette, italiane e francesi.