54 Bose Road è uno degli indirizzi più famosi di Calcutta e una tappa importante per ogni turista che visita la città. L'edificio, giustamente chiamato Casa Madre (Mother House), è la sede delle Missionarie della Carità, la visione di Madre Teresa di diffondere speranza e amore ai bisognosi. Ancora oggi, le sorelle della carità di Madre Teresa, vestite con il loro caratteristico sari bordato di blu, continuano a portare avanti la sua volontà. I visitatori possono rendere omaggio alla tomba della Madre e visitare il museo che espone gli oggetti della sua vita quotidiana - sandali e una ciotola consumata che riflettono la sua semplicità. Questo luogo invoca pace e una serie di emozioni diverse e permette di intravedere la vita di uno dei migliori esseri umani mai vissuti.
La dea indiana Kali è la quintessenza di Calcutta e della sua gente. Uno dei siti più religiosi del Bengala Occidentale, il complesso del tempio di Dakshineswar è caratterizzato da un tradizionale Navaratna bengalese, ovvero uno stile a nove guglie dedicato a Kali e alle sue numerose manifestazioni, in particolare Bhavatarini. Il santuario è circondato da una serie di altri templi più piccoli, tra cui i nove templi di Shiva e il tempio di Radha Krishna. Le sfumature del rosso e del giallo definiscono il tempio di Kali a Dakshineswar e in aggiunta ai vestiti dai colori sgargianti dei pellegrini creano una tavolozza di colori intensa e interessante. Noto anche per essere stato per un certo periodo la dimora del leader spirituale e mistico Rama Krishna Paramahansa, il tempio ospita anche nel suo cortile un santuario bianco, che comprende la statua di Rani Rashmonin Devi (responsabile della costruzione del tempio). Il tempio colpisce subito per l'eleganza della struttura e dispone di un ampio parcheggio che accoglie il flusso regolare dei devoti. Le acque del fiume Hooghly e il Vivekananda Setu fanno da sfondo al tempio, noto per il suo profondo legame con il venerato yogi e mistico Ramakrishna. Il tempio, che si erge maestoso su un piedistallo da cui parte una rampa di scale, è visitato ogni giorno da numerosi pellegrini e rimane affollato la maggior parte del tempo.
Netaji Subhash Chandra Bose, noto popolarmente come Netaji (che significa leader in hindi), fu uno dei riformisti più importanti del Movimento per l'indipendenza indiana. L'edificio che oggi è conosciuto come Netaji Bhavan era un tempo la residenza del riformista. Gestita dal Netaji Research Bureau, l'antica struttura tipo bungalow ospita un museo, gli archivi e la biblioteca del Bureau. Il museo è suddiviso in varie sale, ognuna delle quali illustra alcune fasi della vita del leader. All'ultimo piano sono esposte fotografie e documenti della vita e delle opere di Subhash Chandra Bose, disposti in ordine cronologico. La biblioteca e gli archivi comprendono collezioni complete sul movimento per l'indipendenza dell'India. Il Netaji Bhavan dispone anche di un auditorium chiamato Sarat Bose Hall, utilizzato per eventi come conferenze e seminari. Situato sulla Elgin Road, di fronte al Forum Mall, è un luogo da visitare assolutamente se siete interessati a conoscere come si sviluppò la lotta per la libertà dell'India.
L'iconico Victoria Memorial, un edificio bianco e immacolato realizzato esclusivamente in marmo di Makrana, è immerso tra prati verdeggianti e gruppi di palme ondeggianti. Costruito come tributo alla regina Vittoria d'Inghilterra, questo magnifico edificio è uno dei più bei monumenti della città di Calcutta. Questo maestoso edificio è ricco di storia: Lord Curzon, viceré dell'India, decise di costruire un monumento commemorativo grandioso e regale come la Regina stessa. Situato lungo le rive del fiume Hooghly, il memoriale comprende splendidi giardini, piscine color smeraldo, un museo, statue e busti di importanti personaggi inglesi e indiani. Un fatto importante da notare è che principi e cittadini indiani contribuirono generosamente ai fondi per la costruzione del Victoria Memorial che costò circa 10.500.000 rupie indiane dell’epoca. Enormi pilastri scolpiti, cupole di marmo dai motivi intricati e alte torri testimoniano la maestria degli artigiani indiani che hanno svolto un ruolo fondamentale nella realizzazione dell'edificio. Le gallerie e il museo ospitano cimeli britannici, tra cui dipinti, sculture e oggetti che raccontano eventi importanti della vita della Regina, dalla cerimonia di incoronazione al suo periodo regnante. Oltre questo, il museo custodisce la spada del coraggioso principe e guerriero Tipu Sultan e cannoni che ricordano la battaglia di Plassey. Le parole o una fotografica non rendono giustizia all'opulenza e alla grandezza del Victoria Memorial, un sito che ha catturato i cuori, le anime e l'immaginazione di molti.
Costruita nel XVIII secolo, Jorasanko Thakur Bari fu il luogo in cui nacque il famoso scrittore Gurudev Rabindranath Tagore. L'edificio si trova all'interno del campus dell'Università Rabindra Bharti, pertanto il college organizza programmi culturali ed eventi in occasione del compleanno del poeta, nonché spettacoli di luci e suoni che illustrano la vita della famiglia Tagore nella casa. La bella casa di colore rosso fu riportata alla sua forma originale e trasformata in un museo dove i visitatori possono documentarsi sullo stile di vita della famiglia Tagore nel XIX e XX secolo.
Costruito per sostituire il vecchio ponte di barche, il nuovo ponte di Howrah fu ribattezzato Rabindra Setu nel 1965, in onore dell'illustre poeta e pittore bengalese Rabindranath Tagore. Tuttavia è ancora conosciuto come ponte di Howrah. Situato tra i ponti Vivekananda Setu e Vidyasagar Setu, questo ponte a sbalzo fu il primo dei tre ponti di Calcutta e fu completato nel 1943. Uno dei ponti più trafficati di Calcutta, che trasporta migliaia di veicoli ogni giorno, il ponte di Howrah svolge un ruolo fondamentale nell'incarnare lo spirito sempre più urbano e lungimirante che avvolge la città. Questo ponte, che attraversa senza soluzione di continuità l'imponente fiume Hooghly, è caratterizzato da una brillante struttura a traliccio ed è il prodotto di un'eccezionale abilità ingegneristica. La concentrazione di veicoli aumenta lungo la brulicante stazione di Howrah, mentre un gran numero di pedoni, venditori ambulanti, commercianti e abitanti del luogo ne fanno una parte essenziale della vita quotidiana di Calcutta. Il ponte di Howrah è una struttura iconica intrisa di una storia indimenticabile con tutte le sue persone e le sue storie, rimarrà sempre un gioiello emblematico della città.
54 Bose Road è uno degli indirizzi più famosi di Calcutta e una tappa importante per ogni turista che visita la città. L'edificio, giustamente chiamato Casa Madre (Mother House), è la sede delle Missionarie della Carità, la visione di Madre Teresa di diffondere speranza e amore ai bisognosi. Ancora oggi, le sorelle della carità di Madre Teresa, vestite con il loro caratteristico sari bordato di blu, continuano a portare avanti la sua volontà. I visitatori possono rendere omaggio alla tomba della Madre e visitare il museo che espone gli oggetti della sua vita quotidiana - sandali e una ciotola consumata che riflettono la sua semplicità. Questo luogo invoca pace e una serie di emozioni diverse e permette di intravedere la vita di uno dei migliori esseri umani mai vissuti.
The Kancher Mandir is located within the premises of Sri Sri Ramkrishna Ashram, Baranagar, that manages and maintains the temple. It derives its name from 'Kanch' that means glass. Locals also refer to it as 'Sheesha Mandir' or 'Kanch Mandir'. It is founded and established by Swami Satyananda, an ardent follower of the Swami Abhedananda, who was one of the sixteen direct disciples of Ramakrishna Paramahamsa. Set against the backdrop of River Hoogly, the atmosphere here is serene and calm and this is in complete contrast to the usual fanfare that is a regular feature in most Indian temples.
Capital of the state of West Bengal, Kolkata rises from the banks of the River Hooghly and has historically been an important trade hub. The British East India Company chose the city precisely for this reason, and it served as the capital of India during the British Raj until 1911, after which the capital shifted to Delhi. The city’s wide boulevards and imposing public buildings stand as rarefied remnants of British colonialism. As the seat of 'Bengal Renaissance' during the British Raj, Kolkata produced many gurus such as Rabindranath Tagore. Master filmmaker Satyajit Ray is another notable figure who catapulted the city into the spotlight. This artistic legacy continues at venues like Nandan and Rabindra Sadan, which organize various events spanning music, art, literature, dance and film. Kolkata is also widely known for the amazing range of food, both fine dining and street food, on offer. Notable landmarks of the city include attractions like Victoria Memorial, Indian Museum, Dakshineswar Kali Temple and Belur Math, along with the busy New Market and Kumartuli, and the symbolic Vidyasagar Setu and Howrah Bridge.
La dea indiana Kali è la quintessenza di Calcutta e della sua gente. Uno dei siti più religiosi del Bengala Occidentale, il complesso del tempio di Dakshineswar è caratterizzato da un tradizionale Navaratna bengalese, ovvero uno stile a nove guglie dedicato a Kali e alle sue numerose manifestazioni, in particolare Bhavatarini. Il santuario è circondato da una serie di altri templi più piccoli, tra cui i nove templi di Shiva e il tempio di Radha Krishna. Le sfumature del rosso e del giallo definiscono il tempio di Kali a Dakshineswar e in aggiunta ai vestiti dai colori sgargianti dei pellegrini creano una tavolozza di colori intensa e interessante. Noto anche per essere stato per un certo periodo la dimora del leader spirituale e mistico Rama Krishna Paramahansa, il tempio ospita anche nel suo cortile un santuario bianco, che comprende la statua di Rani Rashmonin Devi (responsabile della costruzione del tempio). Il tempio colpisce subito per l'eleganza della struttura e dispone di un ampio parcheggio che accoglie il flusso regolare dei devoti. Le acque del fiume Hooghly e il Vivekananda Setu fanno da sfondo al tempio, noto per il suo profondo legame con il venerato yogi e mistico Ramakrishna. Il tempio, che si erge maestoso su un piedistallo da cui parte una rampa di scale, è visitato ogni giorno da numerosi pellegrini e rimane affollato la maggior parte del tempo.
Netaji Subhash Chandra Bose, noto popolarmente come Netaji (che significa leader in hindi), fu uno dei riformisti più importanti del Movimento per l'indipendenza indiana. L'edificio che oggi è conosciuto come Netaji Bhavan era un tempo la residenza del riformista. Gestita dal Netaji Research Bureau, l'antica struttura tipo bungalow ospita un museo, gli archivi e la biblioteca del Bureau. Il museo è suddiviso in varie sale, ognuna delle quali illustra alcune fasi della vita del leader. All'ultimo piano sono esposte fotografie e documenti della vita e delle opere di Subhash Chandra Bose, disposti in ordine cronologico. La biblioteca e gli archivi comprendono collezioni complete sul movimento per l'indipendenza dell'India. Il Netaji Bhavan dispone anche di un auditorium chiamato Sarat Bose Hall, utilizzato per eventi come conferenze e seminari. Situato sulla Elgin Road, di fronte al Forum Mall, è un luogo da visitare assolutamente se siete interessati a conoscere come si sviluppò la lotta per la libertà dell'India.
L'iconico Victoria Memorial, un edificio bianco e immacolato realizzato esclusivamente in marmo di Makrana, è immerso tra prati verdeggianti e gruppi di palme ondeggianti. Costruito come tributo alla regina Vittoria d'Inghilterra, questo magnifico edificio è uno dei più bei monumenti della città di Calcutta. Questo maestoso edificio è ricco di storia: Lord Curzon, viceré dell'India, decise di costruire un monumento commemorativo grandioso e regale come la Regina stessa. Situato lungo le rive del fiume Hooghly, il memoriale comprende splendidi giardini, piscine color smeraldo, un museo, statue e busti di importanti personaggi inglesi e indiani. Un fatto importante da notare è che principi e cittadini indiani contribuirono generosamente ai fondi per la costruzione del Victoria Memorial che costò circa 10.500.000 rupie indiane dell’epoca. Enormi pilastri scolpiti, cupole di marmo dai motivi intricati e alte torri testimoniano la maestria degli artigiani indiani che hanno svolto un ruolo fondamentale nella realizzazione dell'edificio. Le gallerie e il museo ospitano cimeli britannici, tra cui dipinti, sculture e oggetti che raccontano eventi importanti della vita della Regina, dalla cerimonia di incoronazione al suo periodo regnante. Oltre questo, il museo custodisce la spada del coraggioso principe e guerriero Tipu Sultan e cannoni che ricordano la battaglia di Plassey. Le parole o una fotografica non rendono giustizia all'opulenza e alla grandezza del Victoria Memorial, un sito che ha catturato i cuori, le anime e l'immaginazione di molti.