È il simbolo della città insieme alla Basilica di S. Antonio.
Eretto nel 1218, è detto 'Salone' per l'ampia aula con soffitto ligneo a volta (più volte distrutta e ricostruita nei secoli) che ne fa la più grande sala pensile del mondo. Dalle sue logge si dominano le piazze e il brulicante mercato quotidiano.
Era un vero e proprio ‘centro laico' della città. Nelle sale superiori, affrescate con cicli astrologici (forse addirittura da Giotto) si amministrava la giustizia: se la sentenza era lieve il condannato si calava le braghe e sedeva per un certo numero di volte sulla cosiddetta ‘pietra del vituperio', che si trova ancora all'interno dell'edificio (da cui il detto ‘restare in braghe di tela'), se la sentenza era grave veniva condotto nelle vicine prigioni.
Ospita anche un grande cavallo ligneo che Annibale Capodilista fece realizzare per una giostra e poi donò alla città.
Al piano di sotto si svolgevano le tradizionali attività commerciali, tradizione che prosegue tuttora.
Dal XVI sec. sede dell'Università (la seconda più antica d'Italia, fondata nel 1222, ha un corpo cinquecentesco rinnovato nel Novecento. La parte meglio conservata è il cortile interno, i cui portici sono decorati con gli stemmi delle nobili famiglie a cui appartenevamo gli allievi.
Ospita il primo teatro anatomico del mondo (1594) e la cattedra di Galileo Galilei, che qui insegnò matematica.
Palazzo Zuckermann è uno dei palazzi più famosi della città di Padova, eretto dal 1912 al 1914 durante un periodo di miglioramento della città. Enrico Zuckermann, un industriale, commissionò la sua costruzione, con l'architetto Arosio al timone. Lo stile architettonico combina elementi neoclassici con quelli del movimento Liberty, noto anche come stile Art Nouveau italiano. Il piano terra e il primo piano ospitano il Museo delle Arti Applicate e Decorative, che espone una collezione diversificata che abbraccia secoli. Il piano superiore ospita il Museo Bottacin, che espone monete, medaglie, dipinti e sculture donate da Nicola Bottacin nel 1865. Degno di nota è il cortile interno dell'edificio, che comprende resti delle antiche mura della città.
Located inside the Palazzo Barbaran da Porto, Palladio Museum is an homage to the popular architect from the Renaissance era, Andrea Palladio. Housed inside its frescoed halls are several models depicting Palladio's famous monuments. The museum is also to some of Palladio's personal artifacts, one of them includes a copy of I quattro libri dell'architettura (The Four Books of Architecture).
La costruzione della Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari risale alla metà del XIII secolo e proseguì fino al XVI secolo per ulteriori ampliamenti. La chiesa ospita dipinti di Tiziano tra i quali l'Assunta e La Madonna di Cà Pesaro. All'interno della cappella si trova la Madonna del Bellini. Vi si trovano anche le tombe di Tiziano, Canova, Monteverdi e Francesco Foscari. Nonostante i numerosi tesori storici e artistici, le grandi dimensioni della chiesa la fanno sembrare spaziosa. Le messe si tengono tutti i giorni. Questo è un luogo in cui potrete apprezzare pienamente l'arte religiosa rinascimentale.
Ospitato a Cà Rezzonico, ultimo progetto di Baldassarre Longhena, ricostruisce la vita in un palazzo del Settecento veneziano, con arredi originali, attualmente in restauro. Lo splendore del decoro veneziano risalta nel salone da ballo, con ricchi trompe l'oeil, nella camera nuziale, con la ricchissima toilette. Accanto ai sontuosi arredi, moltissime opere d'arte, dagli affreschi del Tiepolo ai dipinti di Guardi, Canaletto, Longhi. Ingresso: EUR 6,50, EUR 4,50 (studenti).
È ospitato nell'ex-convento benedettino di Sant'Apollonia, di cui conserva ancora il chiostro, molto raccolto e suggestivo. Memoria storica della diocesi veneziana, custodisce ed espone tele e sculture, gonfaloni, argenti e oreficerie, provenienti da chiese e conventi chiusi. In esposizione, anche opere di Palma il Giovane, Tintoretto, Tiziano, che, a rotazione, lasciano il posto ad altre opere, per restauro o per essere esposte in altri musei.
La grande Villa Contarini-Camerini di Piazzola sul Brenta e le sue caratteristiche paesaggistiche ed archivistiche si presentano come originali rispetto alla tradizionale tipologia della Villa Veneta. L'archivio della villa, di cui il fondo mappe e disegni è parte consistente, è risultato di due fasi fondamentali: quella contariniana, riferibile all'acquisizione quattrocentesca dell'antico possedimento carrarese, e cameriniana, che risale al 1852. Il quadro che emerge va quindi oltre i limiti di un archivio di famiglia. Il patrimonio archivistico comprende anche mappe idrauliche, grimensorie e catastali. Oltre cinquemila documenti, fra cui molte pergamene, attendono però un adeguato inventario scientifico.
La piazza antistante la villa ospita l'ultima domenica del mese uno splendido e vastissimo mercato dell'antiquariato.
La costruzione della Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari risale alla metà del XIII secolo e proseguì fino al XVI secolo per ulteriori ampliamenti. La chiesa ospita dipinti di Tiziano tra i quali l'Assunta e La Madonna di Cà Pesaro. All'interno della cappella si trova la Madonna del Bellini. Vi si trovano anche le tombe di Tiziano, Canova, Monteverdi e Francesco Foscari. Nonostante i numerosi tesori storici e artistici, le grandi dimensioni della chiesa la fanno sembrare spaziosa. Le messe si tengono tutti i giorni. Questo è un luogo in cui potrete apprezzare pienamente l'arte religiosa rinascimentale.
The saying of this theater is to present cinema, music and theater under only one roof. Is property of the order of the Salesiani. It can host up to 400 people and is part of the chain Microcinema, as are lately implementing digital screenings. The scheduling includes film for children during the week and the latest successes during the week end. Its stage is also available for concerts of jazz and rock music and for classes of theater.
È il simbolo della città insieme alla Basilica di S. Antonio.
Eretto nel 1218, è detto 'Salone' per l'ampia aula con soffitto ligneo a volta (più volte distrutta e ricostruita nei secoli) che ne fa la più grande sala pensile del mondo. Dalle sue logge si dominano le piazze e il brulicante mercato quotidiano.
Era un vero e proprio ‘centro laico' della città. Nelle sale superiori, affrescate con cicli astrologici (forse addirittura da Giotto) si amministrava la giustizia: se la sentenza era lieve il condannato si calava le braghe e sedeva per un certo numero di volte sulla cosiddetta ‘pietra del vituperio', che si trova ancora all'interno dell'edificio (da cui il detto ‘restare in braghe di tela'), se la sentenza era grave veniva condotto nelle vicine prigioni.
Ospita anche un grande cavallo ligneo che Annibale Capodilista fece realizzare per una giostra e poi donò alla città.
Al piano di sotto si svolgevano le tradizionali attività commerciali, tradizione che prosegue tuttora.
Ospitato a Cà Rezzonico, ultimo progetto di Baldassarre Longhena, ricostruisce la vita in un palazzo del Settecento veneziano, con arredi originali, attualmente in restauro. Lo splendore del decoro veneziano risalta nel salone da ballo, con ricchi trompe l'oeil, nella camera nuziale, con la ricchissima toilette. Accanto ai sontuosi arredi, moltissime opere d'arte, dagli affreschi del Tiepolo ai dipinti di Guardi, Canaletto, Longhi. Ingresso: EUR 6,50, EUR 4,50 (studenti).