A fianco della Basilica di San Marco della quale, dal punto di vista simbolico è l'ideale completamento, nella forma in cui lo vediamo oggi viene evolvendosi a partire dal 1340 ma il corpo si fonda su basi altomedievali. Più volte distrutto, dopo l'incendio del 1106, viene ricostruito ed è ammirato dal Barbarossa nel 1177. Più che un palazzo, è un quartiere in forma di palazzo. Riunisce gli appartamenti del doge (spesso utilizzati come sede espositiva), la sede del governo, la magistratura, la sede di rappresentanza. La sala del Maggior Consiglio ospitava, appunto il Maggior Consiglio. Il numero dei membri oscillava tra X e XVII secoli. Le dimensioni della sala sono 54 metri di lunghezza, per 25 di larghezza e 15 di altezza. Un furioso incendio, nel 1577, distrusse buona parte di quest'ala del palazzo, perdendo opere fondamentali tra le quali dipinti di Tiziano, Giovanni Bellini, Veronese, Tintoretto. Nel restauro, furono coinvolti Tintoretto e Veronese e le rispettive scuole. Il Paradiso, un'intera parete, era stata commissionata a Veronese e Bassano. Siamo alla fine del secolo. Tiziano, già pittore ufficiale della Serenissima è morto un anno prima dell'incendio; Paolo Caliari il Veronese muore nel 1588.Viene chiamato Jacopo Robusti il Tintoretto, alla soglia dei 70 anni, e il lavoro affidato alla sua scuola, tra i quali il figlio Domenico e Jacopo Palma il Giovane. Il dipinto fu diviso in diverse parti e realizzato nella scuola e poi cucito insieme una volta trasportato nella sala del Maggior Consiglio: un quadro alto sette metri e lungo 22. Le altre pareti sono decorate con 21 dipinti che propongono il meglio delle botteghe aperte in quel tempo a Venezia. Guardando il Paradiso, a sinistra la parete è dedicata al ricordo della IV crociata, con opere di Domenico Tintoretto, Jacopo Palma il Giovane e altri minori. A destra, stessi autori più la scuola o gli eredi Veronese, Benedetto e Carletto, e, nel quarto dipinto, Gli Ambasciatori del papa e della repubblica a Pavia, la mano del maestro Jacopo Tintoretto. L'argomento della parete è l'incontro di Venezia (1177) tra il Barbarossa e Alessandro III. La parete opposta al Paradiso celebra la vittoria nella guerra di Chioggia (1378), con dipinto del Veronese padre.
A due passi dalla Galleria dell'Accademia, sul Canal Grande un museo sviluppato in un'abitazione, da Peggy Guggenheim. Peggy Guggenheim, facoltosa americana, si interessava all'arte contemporanea e venne a contatto con diversi artisti, che la guidarono e la educarono; tra gli altri, Alexander Calder, Marcel Duchamp. La collezione di arte contemporanea è di tutto rispetto, solo per fare alcuni nomi, Bacon, Balla, Brancusi, Chagall, De Chirico, Kandinsky, Klee, El Lissitskj, Magritte, Man Ray, Picasso, Pollock. L'architettura della galleria è altrettanto interessante, e offre la possibilità di vedere le immagini della sua galleria di New York.
Punta della Dogana è una splendida galleria d'arte situata sul pezzo triangolare di terra che separa il Canal Grande dal Canale della Giudecca. Situata nella ex dogana, un bellissimo palazzo del 17° secolo, questa galleria ospita la collezione permanente del collezionista d'arte numero uno del mondo, Francois Pinault. Qui, potrete trovare la sua famosa collezione personale, oltre a numerosi altri reperti relativi all'arte contemporanea.
Il Venice Jazz Club è nato nel 2006 dopo la chiusura dell' Around Midnight Club. Il quartetto Venice Jazz Club è il gruppo che di solito suona qui, ma a volte anche altri musicisti jazz vengono qui. Il club serve buon vino, a volte ospita mostre d'arte e si trova tra Campo Santa Margherita e il Ponte dell'Accademia.
Ospitato a Cà Rezzonico, ultimo progetto di Baldassarre Longhena, ricostruisce la vita in un palazzo del Settecento veneziano, con arredi originali, attualmente in restauro. Lo splendore del decoro veneziano risalta nel salone da ballo, con ricchi trompe l'oeil, nella camera nuziale, con la ricchissima toilette. Accanto ai sontuosi arredi, moltissime opere d'arte, dagli affreschi del Tiepolo ai dipinti di Guardi, Canaletto, Longhi. Ingresso: EUR 6,50, EUR 4,50 (studenti).
Punti di riferimento storici a Venezia ce ne sono a palate, ma la Torre dell'Orologio è uno dei più leggendari. Situato in posizione centrale all'entrata di uno dei mercati più antichi della città, la struttura incombente ha assistito a generazioni e generazioni di veneziani indaffarati. Solo su appuntamento, i visitatori possono accedere al massiccio monolite, salire le sue scale, arrampicarsi attraverso i complessi meccanismi interni del antico orologio, e guadagnare alcune viste stupefacenti del quartiere intorno. Controllate il sito per gli orari esatti dei tour.
Punti di riferimento storici a Venezia ce ne sono a palate, ma la Torre dell'Orologio è uno dei più leggendari. Situato in posizione centrale all'entrata di uno dei mercati più antichi della città, la struttura incombente ha assistito a generazioni e generazioni di veneziani indaffarati. Solo su appuntamento, i visitatori possono accedere al massiccio monolite, salire le sue scale, arrampicarsi attraverso i complessi meccanismi interni del antico orologio, e guadagnare alcune viste stupefacenti del quartiere intorno. Controllate il sito per gli orari esatti dei tour.
Arrivando al Palazzo delle Prigioni dal Ponte dei Sospiri , si raggiunge la famosa prigione dove Casanova (1725-1798) è stato tenuto prigioniero a metà del 18° secolo. L'edificio fu eretto a metà del 16° secolo per migliorare il comfort dei detenuti rispetto alle prigioni ospitate nelle Camere istituzionali . Nel 1755, il famoso scrittore, viaggiatore, avventuriero, amante e seduttore Casanova è stato arrestato e gettato in questa terribile prigione, da cui è scappato l'anno successivo, diventando in quel modo la leggenda del 18° secolo di Venezia. Controllate il sito per maggiori dettagli.
A fianco della Basilica di San Marco della quale, dal punto di vista simbolico è l'ideale completamento, nella forma in cui lo vediamo oggi viene evolvendosi a partire dal 1340 ma il corpo si fonda su basi altomedievali. Più volte distrutto, dopo l'incendio del 1106, viene ricostruito ed è ammirato dal Barbarossa nel 1177. Più che un palazzo, è un quartiere in forma di palazzo. Riunisce gli appartamenti del doge (spesso utilizzati come sede espositiva), la sede del governo, la magistratura, la sede di rappresentanza. La sala del Maggior Consiglio ospitava, appunto il Maggior Consiglio. Il numero dei membri oscillava tra X e XVII secoli. Le dimensioni della sala sono 54 metri di lunghezza, per 25 di larghezza e 15 di altezza. Un furioso incendio, nel 1577, distrusse buona parte di quest'ala del palazzo, perdendo opere fondamentali tra le quali dipinti di Tiziano, Giovanni Bellini, Veronese, Tintoretto. Nel restauro, furono coinvolti Tintoretto e Veronese e le rispettive scuole. Il Paradiso, un'intera parete, era stata commissionata a Veronese e Bassano. Siamo alla fine del secolo. Tiziano, già pittore ufficiale della Serenissima è morto un anno prima dell'incendio; Paolo Caliari il Veronese muore nel 1588.Viene chiamato Jacopo Robusti il Tintoretto, alla soglia dei 70 anni, e il lavoro affidato alla sua scuola, tra i quali il figlio Domenico e Jacopo Palma il Giovane. Il dipinto fu diviso in diverse parti e realizzato nella scuola e poi cucito insieme una volta trasportato nella sala del Maggior Consiglio: un quadro alto sette metri e lungo 22. Le altre pareti sono decorate con 21 dipinti che propongono il meglio delle botteghe aperte in quel tempo a Venezia. Guardando il Paradiso, a sinistra la parete è dedicata al ricordo della IV crociata, con opere di Domenico Tintoretto, Jacopo Palma il Giovane e altri minori. A destra, stessi autori più la scuola o gli eredi Veronese, Benedetto e Carletto, e, nel quarto dipinto, Gli Ambasciatori del papa e della repubblica a Pavia, la mano del maestro Jacopo Tintoretto. L'argomento della parete è l'incontro di Venezia (1177) tra il Barbarossa e Alessandro III. La parete opposta al Paradiso celebra la vittoria nella guerra di Chioggia (1378), con dipinto del Veronese padre.
Sotto le Procuratie, è il custode della cultura e dell'arte della Serenissima Repubblica. Una visita sarà appagante come poche, in una atmosfera ovattata e silenziosa. Vi si accede attraverso uno scalone che, in origine, era nato come ingresso d'onore alla reggia napoleonica. Di qui, il percorso procede attraverso Sale Neoclassiche, Reggia, Collezione Canoviana, Civiltà Veneziana, Collezioni d'Arte Antica, Bronzetti Rinascimentali. Al secondo piano, Collezioni d'Arte Antica, Pinacoteca e Museo del Risorgimento. Molte sculture del Canova, decorazioni di Francesco Hayez; all'ingresso, si può ammirare la pianta di Venezia di Jacopo De' Barbari. Ingresso: EUR 12 (compressi tutti i musei di Piazza San Marco).
The best way to travel across Venice is through its curious waterways. Consorzio Venice Water Taxi offers boat tours and rides across the Grand Canal and other smaller channels. The organization also offers guided tours where knowledgeable employees help you navigate your way to the historic places, popular restaurants and other Venetian attraction, starting right from your hotel! The service is fast, moderately priced and not to mention, convenient. Check the website for more details.
Punta della Dogana è una splendida galleria d'arte situata sul pezzo triangolare di terra che separa il Canal Grande dal Canale della Giudecca. Situata nella ex dogana, un bellissimo palazzo del 17° secolo, questa galleria ospita la collezione permanente del collezionista d'arte numero uno del mondo, Francois Pinault. Qui, potrete trovare la sua famosa collezione personale, oltre a numerosi altri reperti relativi all'arte contemporanea.